DELITTO E CASTIGO AL BIF&ST: CON FRANCESCO GIUFFRÈ, IL LABORATORIO TEATRALE ALLA SCOPERTA DI SE STESSI
“Il teatro è l’espressione artistica con la maggiore potenza immaginifica, non c’è cinema che tenga”: queste le parole di Francesco Giuffrè, autore e regista teatrale, responsabile del laboratorio teatrale per il Bif&st. Tre ore, ogni giorno per otto giorni, alla riscoperta di se stessi e di un’opera tra le più importanti di Fedor Dostoevskij, Delitto e Castigo. Tra rituali per stabilire un clima di condivisione e serenità nel gruppo -14 ragazze e 14 ragazzi, divisi in due gruppi- ed esercizi di conoscenza e consapevolezza del proprio corpo e dello spazio intorno a sé, la lezione si svolge in una delle aule conferenze dell’ex Palazzo delle Poste barese, allestita per l’occasione con spessi tendaggi e moquette. Francesco Giuffrè non si considera un “maestro di teatro”, bensì un esperto la cui unica volontà è condividere con i ragazzi la bellezza e la poesia del teatro. Tra le finalità di Giuffrè ci sarebbe la volontà di individuare tra i ragazzi i talenti da inserire nel futuro allestimento dello spettacolo ispirato al romanzo di Dostoevskij, per permettere a loro di mettere in atto tutto ciò che hanno imparato, perché “un attore che non va in scena è come un viaggiatore che si limita a guardare foto”