Incontri, Suggestioni su Dino Risi
“Mio padre stava girando Profumo di donna ed un giorno mi scappò di chiamarlo maestro e tutta la troupe continuò a chiamarlo così: da li è nato il nome”. Così Claudio Risi, intervistato dal vicedirettore del Bif&st Enrico Magrelli , ha raccontato l’origine del titolo del docufilm “Maestro per caso “di Marco Risi, proiettato al Multicinema Galleria . Il figlio racconta il padre nonostante da sempre”si sia posto più come un amico che in modo autoritario”. Interruppe gli studi di psichiatria per affacciarsi al cinema iniziando come aiutante regista di Mario Soldati, ma continuò ad osservare la realtà come un medico elabora diagnosi, raccontando la propria società “con la capacità di cogliere un’intuizione che pulsa” afferma Magrelli. Dino Risi è celebrato in occasione del Bif&st non solo con le sue pellicole ma anche con i racconti e gli aneddoti di chi l’ha conosciuto: tra questi Steve della Casa , intervistato al Barion da Jean Gili. Il primo in onore del centenario del regista ha pubblicato il saggio “Dino Risi. Pensieri , parole , immagini”. Il testo raccoglie interviste significative ed episodi divertenti del regista che offrono al lettore un occasione per rivivere la vita del maestro. Dall’incontro è emerso come negli anni far cinema sia cambiato. ”Bisogna avere in testa quello che vuoi rappresentare “e con semplicità ed ironia Risi riusciva a farlo; “oggi i registi vogliono stupire il pubblico parlando il più delle volte del vuoto che della pienezza”. Il “Maestro” non era soltanto un regista degli anni 70 ma un emblema del suo tempo e della sua società in tutte le sfaccettature. Durante il dopoguerra chi era sopravvissuto sentiva la necessità di raccontare ciò che aveva visto: “ dal 75 in poi il cinema si è progressivamente allontanato dalle realtà” spiega Steve Della Casa che ritrova quell’ironia che contraddistingue lo stile di Risi in un solo regista oggi giorno nella persona di Paolo Virzì .
Il set era divertente, con poche inquadrature, e i mezzi erano meno importanti dei contenuti: “Come la vuole la musica per il film maestro?” “Allegra, allegra! ” rispose Risi a Morricone. Il Cinema di Dino Risi è così celebrato come un momento che non potrà più ritornare e per questo rimarrà un esempio della più alta espressione del cinema italiano:”Una cosa che mi ha insegnato mio padre – conclude Claudio Risi – era la semplicità e non prendersi mai troppo sul serio”.